Dal sito repubblica.it
E’ stato rinviato al 7 ottobre prossimo il processo per l’omicidio del tifoso del Napoli, Ciro Esposito. Oggi si è svolta la prima udienza nell’aula bunker di Rebibbia a carico di Daniele De Santis, l’ultrà romanista accusato della morte di Esposito, il supporter partenopeo ferito con un colpo di pistola nel prepartita della finale di Coppa Italia il 3 maggio dello scorso anno. De Santis deve rispondere di omicidio volontario, lesioni e porto abusivo d’arma. Sotto processo anche, per rissa, un tifoso partenopeo, Gennaro Fioretti, che faceva parte del gruppo che con Esposito si avventò contro ‘Gastone’ dopo il suo assalto ad un pullman di tifosi nella zona di viale Tor di Quinto. La Corte, dopo aver sentito le richieste dei legali delle parti, ha accolto le loro richieste per quanto riguarda le prove ma ha chiesto di tagliare la lista dei testimoni del 50 per cento.
In Aula era presente De Santis, che segue l’udienza in barella a causa della ferita al piede destro rimediata negli scontri, ed è accompagnato da un piccolo gruppo di amici e familiari. C’era anche la mamma di Ciro, Antonella Leardi.
“Finalmente inizia il processo, anche se per me dovrebbe finire oggi – ha commentato – Ormai i fatti sono evidenti: sono certa che la giustizia trionferà. Non mi importa degli striscioni apparsi contro di me allo stadio, sono una mamma che sta facendo di tutto per eliminare la violenza negli stadi, queste persone devono solo vergognarsi”.
Il legale della famiglia Esposito, Angelo Pisani, ha annunciato che oggi presenterà la richiesta di costituzione di parte civile della Municipalità di Scampia, quartiere di Napoli dove Ciro viveva. “Sono orgogliosa del fatto che il Comune di Napoli abbia dimostrato la sua vicinanza costituendosi parte civile nel processo contro Daniele De Santis”, ha precisato la mamma di Ciro. “Aspettiamo giustizia a un anno da questa tragedia ingiustificabile. Chiederemo che Ciro Esposito sia dichiarato vittima della criminalità organizzata. Lo sport non ha alcun collegamento con questi assassini e lo Stato si deve assumere la responsabilità per quanto accaduto”, ha commentato il legale.
Al termine della prima udienza del processo, i giudici della terza Corte d’Assise di Roma hanno respinto una questione sollevata dai difensori di parte civile relativa all’ammissibilità della perizia con cui i carabinieri del Racis hanno ricostruito la dinamica dei fatti. “Questo signore – ha detto Giovanni Esposito, padre di Ciro, riferendosi a De Santis –
ha aggredito un autobus come un terrorista, e questo mi pare evidente. Quello che non capisco è come si possa parlare di rissa per quanto accaduto”.
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